MARIA SS. ADDOLORATA APPARSA A CASTELPETROSO NEL 1888 di più
QUESTA MEDAGLIA RAPPRESENTA L’EFFIGE DI UN EVENTO MIRACOLOSO VERIFICATOSI NELL’ANNO 1888 A CASTELPETROSO, IN PROVINCIA DI ISERNIA, IN SEGUITO AL QUALE, NEL 1890, VENNE PROMOSSA LA FONDAZIONE DEL SANTUARIO DELLA SS. ADDOLORATA DI CASTELPETROSO. GLI EVENTI CHE VI CONDUSSERO SI INTRECCIANO CON VICENDE CHE EBBERO INIZIO IN UN AMBIENTE CAMPESTRE E PASTORALE CHE HA AVUTO COME PROTAGONISTE FABIANA CICCHINO ( DETTA BIBIANA ) E SERAFINA VALENTINO, DUE PICCOLE CONTADINE CHE SI TROVAVANO A LAVORARE LA TERRA IN LOCALITA’ “ CESA TRA SANTI “ IL 22 MARZO 1888, PORTANDO A PASCOLARE DUE PECORELLE, UNA DELLE QUALI, PERSA DI VISTA DALLE PICCOLE CONTADINE, SI ERA ALLONTANATA DALLA LOCALITA’ OVE QUESTE LAVORAVANO.
QUINDI, PER POTERLA MEGLIO CERCARE, LE RAGAZZE SI SEPARARONO E FABIANA CHE SI ERA ADDENTRATA TRA SIEPI E CREPACCI AFFIANCATI AL CAMPO DI LAVORO, RIUSCI’ A INTRAVEDERE LA PECORELLA DAVANTI A UN RECESSO, ILLUMINATA DA UN BAGLIORE DAL QUALE SCATURIVA LA FIGURA DELLA SS. MARIA ADDOLORATA SEDUTA AI PIEDI DI SUO FIGLIO GESU’ MORTO . FABIANA CHIAMO SUL LUOGO DELL’APPARIZIONE ANCHE LA SUA COMPAGNA SERAFINA, LA QUALE PERO’ NON RIUSCI’ A VEDERE L’APPARIZIONE DELLA MADONNA. SOLO IL PRIMO APRILE, GIORNO DI PASQUA, TORNATE SUL POSTO, ANCHE LA SECONDA PASTORELLA SERAFINA FU TESTIMONE DELLA RIAPPARIZIONE DELLA SS. ADDOLORATA.
LE DUE CONTADINE, FOLGORATE DA TALE EVENTO, DIFFUSERO LA NOTIZIA TRA GLI ABITANTI DEL PAESE, RACCOGLIENDO INCREDULITA’ MA ANCHE L’INTERESSE E IL CREDITO DEI PROPRI COMPAESANI CHE COMINCIARONO A FREQUENTARE IL LUOGO SANTO DELLE APPARIZIONI E A COLLOCARE UNA CROCE PER RENDERLO MAGGIORMENTE VISIBILE. LE NUMEROSE VOCI RAGGIUNSERO ANCHE IL VESCOVO DI BOJANO, MONS. FRANCESCO PALMIERI, IL QUALE, IL 26 SETTEMBRE 1888 SOPRAGGIUNSE NEL LUOGO DELLE VISIONI ED EGLI STESSO FU TESTIMONE DELL’APPARIZIONE DELLA SS. MADONNA ADDOLORATA. IN SEGUITO UN ALTRO MIRACOLO SCATURI’ DALLO STESSO LUOGO SANTO: UNA FONTE DI ACQUA SORGIVA MIRACOLOSA.
TALI PRODIGIOSI EVENTI DIVINI TROVARONO AMPIO ECO PRESSO I MEZZI DI COMUNICAZIONE DI ALLORA, OVVERO LA STAMPA NAZIONALE, IN PARTICOLARE LA RIVISTA RELIGIOSA BOLOGNESE. “ IL SERVO DI MARIA “ . IL DIRETTORE DI TALE RIVISTA, CARLO ACQUADERNI, DOPO AVER POSTO L’ACCENTO SUGLI EVENTI MIRACOLOSI DI CASTELPETROSO NEI PROPRI ARTICOLI, AGLI INIZI DEL 1889, SI RECO’ PERSONALMENTE NEI LUOGHI SANTI CON IL PROPRIO FIGLIO AMMALATO DI TUBERCOLOSI OSSEA. QUESTI BEVVE DALLA SORGENTE L’ACQUA SANTA E, POCO DOPO, RISULTO’ GUARITO DALLA TERRIBILE MALATTIA NEGLI ESAMI MEDICI CUI SI ERA SOTTOPOSTO. A RINGRAZIAMENTO DELL’AVVENUTO MIRACOLO, PADRE E FIGLIO TORNARONO NEL LUOGO SACRO RICEVENDO IN DONO L’APPARIZIONE DELLA MADONNA.
IN SEGUITO IL DIRETTORE BOLOGNESE SI DEDICO’ ALLA RACCOLTA DI FONDI PER L’EDIFICAZIONE DI UN SANTUARIO NEL LUOGO DEI MIRACOLI OVE I FEDELI SI POTESSERO RACCOGLIERE IN PREGHIERA E RICEVERE UN MESSAGGIO DI SPERANZA E DI SOLLIEVO ALLE LORO SOFFERENZE. IL DIRETTORE IN QUESTIONE, COADIUVATO DALLO STESSO VESCOVO PALMIERI, INCARICO’ L’ING. BOLOGNESE GUALANDI, CHE IL 28 SETTEMBRE 1890 POSE LE FONDAMENTA PER L’EDIFICAZIONE DEL SANTUARIO ALLA MADONNA ADDOLORATA DI CASTELPETROSO, A PERPETUA MEMORIA DEI FATTI TESTE’ RACCONTATI.
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