SAN FRANCESCO PATRONO D’ITALIA.
LE CELEBRAZIONI CHE EBBERO LUOGO NELL’ANNO 1929 PER LA COMMEMORAZIONE DEL SETTIMO CENTENARIO DELLA MORTE DI SAN FRANCESCO D’ASSISI FURONO OCCASIONE DI AVVICINAMENTO TRA ESPONENTI DELLO STATO ITALIANO E DELLA SANTA SEDE ED EBBERO COME ESITO IL PROCESSO DI CONCILIAZIONE TRA STATO E CHIESA.
DIECI ANNI DOPO, IL 18 GIUGNO 1939, PAPA PIO XII PROCEDETTE ALLA PROCLAMAZIONE DI SAN FRANCESCO D’ASSISI E SANTA CATERINA DA SIENA A PATRONI D’ITALIA.IL FRANCESCANESIMO, INSERENDOSI NELLA STORIA FRA LE DUE GUERRE MONDIALI, NON SOLO FU DI FORTE IMPATTO POLITICO , IDEOLOGICO E CULTURALE , MA CONSENTI’ DI ESTRAPOLARE UNA NUOVA VERSIONE E RAPPRESENTAZIONE DEL CATTOLICESIMO , IL CUI SIMBOLISMO PIU’ ECCLESIALE FU ESPRESSO DA DUE FIGURE CHE , PUR NELLA LORO DIVERSITA’, LO INCARNARONO , QUALI PADRE PIO DA PIETRALCINA E PADRE AGOSTINO GEMELLI , FONDATORE DELL’UNIVERSITA’ CATTOLICA OMONIMA.
QUESTO AVVICINAMENTO DEL MONDO FRANCESCANO E DI LARGA PARTE DEL CLERO AL REGIME FASCISTA PER LA CONSEGUITA UNITA’ DI PATRIA E DI FEDE , NON IMPEDI’ A PAPA PIO XI DI DENUNCIARE LA DERIVA TOTALITARIA E IMPERIALISTA CHE LA POLITICA DI MUSSOLINI METTEVA IN CAMPO SIA SUL PIANO EDUCATIVO E MILITARE. PURTROPPO, PERO’, LA MORTE DI TALE PONTEFICE, INTERVENUTA NEL FEBBRAIO 1939, INTERRUPPE LA PROSECUZIONE DEL PROCESSO ANTINAZIONALISTA E UNITARIO PRESENTE NELLA SUA ENCICLICA NASCOSTA NON PIU’ PUBBLICATA .
SEGUI’ L’INCORONAZIONE DI PAPA PACELLI, PIO XII, IN UNA FASE STORICA IN CUI LA MANIPOLAZIONE RETORICA SULLA SUPREMAZIA ITALICA INFICIO’ LA PROFONDA RELIGIOSITA’ E IL SIGNIFICATO DELLA PROCLAMAZIONE DI FRANCESCO E CATERINA A PATRONI D’ITALIA NEL 1939.
IL SENSO PATRIOTTICO , FUORVIANTE , DEL REGIME FASCISTA , LA TENDENZA SPECULATIVA NEI CONFRONTI DELL’ITALIANITA’ DEI DUE SANTI ASSURTI A PATRONI ,FRANCESCO D’ASSISI E CATERINA DA SIENA , LI TRASFORMARONO NELL’EMBLEMA DELLA SANTITA’ NAZIONALE SECONDO LA DEFINIZIONE DANNUNZIANA “ DEL PIU’ ITALIANO DEI SANTI E DEL PIU’ SANTO DEGLI ITALIANI “ ( 1919 ) , ALTERANDO IL SIGNIFICATO PIU’ PROFONDO DELLA LORO ASCESA A PATRONI DEL BEL PAESE E STRUMENTALIZZANDO IN CHIAVE IDEOLOGICA LA SANTITA’ DI FRANCESCO D’ASSISI , LA SUA CAPACITA DI SOPPORTAZIONE DEL DOLORE , IL SUO STOICISMO GUERRIERO , IN UNA RICERCA QUANTO MAI AVVENTATA E PARADOSSALE DI ANALOGIE CON LA PERSONALITA’ MUSSOLINIANA .
SOLO DOPO IL ‘39 , QUANDO IL SECONDO CONFLITTO MONDIALE ENTRA NELLA FASE CRUCIALE DELL’EVENTO BELLICO, LA FIGURA DEL SANTO, SPOGLIATA DAI TONI TRIONFALISTICI DELL’ITALIANITA’ , VIENE FINALMENTE INVOCATA E RAPPRESENTATA COME MESSAGGERA DI PACE , UMILTA’ , PIETA’ E FRATELLANZA PER TUTTE LE POPOLAZIONI , EMBLEMA DI SANTITA’ , DI AMORE E OBBEDIENZA AI PRINCIPI DEL CATTOLICESIMO.
ANCHE DI CATERINA DA SIENA VENNERO ESALTATE LE CARATTERISTICHE DELLA SUA ITALIANITA’ NONCHE’ LE SUE CAPACITA’ DI DONNA COMBATTENTE PER LA GIUSTIZIA NELLA SOCIETA’ DEL SUO TEMPO E PER TALI REQUISITI ANCHE CATERINA DA SIENA VENNE CELEBRATA IN MANIFESTAZIONI, CONFERENZE , UNIVERSITA’ , ASSOCIAZIONI E PROCLAMATA PATRONA DELL’ITALIA INTERA. IN QUESTA VISIONE STORICA ASSAI RISTRETTA E CALATA IN EVENTI EPOCALI CHE HANNO COINVOLTO DRAMMATICAMENTE IL PAESE E IL MONDO INTERO , ABBIAMO UNA CHIAVE DI LETTURA CHE NON CONSENTE DI AFFERRARE L’ESSENZA PROFONDA DELLA SANTITA’ CRISTIANA NE’ DI COGLIERE L’ANIMA DEL CREDENTE DEVOTO AL SANTO A CUI SI RIVOLGE CON FEDE E AMORE , MA QUESTI ELEMENTI SONO TROPPO IMPONDERABILI E SUBLIMI PER ESSERE DESCRITTI. SOMMARIAMENTE NELLA LORO IMMENSITA’.
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