SAN RANIERI SI ACCOSTO’ ALL’ ESERCIZIO DELLA VIRTÙ E DELLA SANTITÀ GIÀ ALL’ ETÀ DI 19 ANNI, DOPO TRASCORSI GIOVANILI DISSIPATI DEDITI A SMODATI DIVERTIMENTI E PIACERI TERRENI, DACCHÉ NASCEVA A PISA NEL 1118 DA UNA FAMIGLIA DI NOBILISSIMA STIRPE, DALLA QUALE RICEVETTE EDUCAZIONE LETTERARIA PROFITTEVOLE. GRAZIE A UN TALE ALBERTO, UOMO PIO E DEVOTO, IL GIOVANE RANIERI, PER QUATTRO ANNI, S’ IMMERSE INTERAMENTE NEL CONTESTO DELLA SACRALITÀ ECCLESIALE, TANTO DA TRASCORRERE MOLTE ORE DIURNE E NOTTURNE IN PREGHIERA, ANCORCHÉ NELLA FREQUENTAZIONE DELLE CHIESE, NELLA MORTIFICAZIONE DEL CORPO CON RIGOROSI DIGIUNI E NEL SOCCORSO INEFFABILE VERSO I BISOGNOSI.
PROSEGUÌ IL PERCORSO INTRAPRESO NEI TERRITORI DELL’ ORIENTE, SANTIFICATI DALL’ INCARNAZIONE, NASCITA E PASSIONE DEL REDENTORE, PER BEN TREDICI ANNI, SOTTOPONENDOSI ALLE PIÙ RIGOROSE PENITENZE, RICEVENDONE IN CAMBIO UN’ AURA DI SANTITÀ CON APPARIZIONI INENARRABILI. LA SUA FAMA LO RAGGIUNSE ANCHE IN PATRIA, OVE FECE RITORNO E DOVE, PER I SETTE ANNI DI VITA SUCCESSIVI E FINO ALLA SUA MORTE, NEL MONASTERO DI S. VITO, OPERÒ PER LA CONVERSIONE DEGLI SCETTICI E DEI PECCATORI CON LA FORZA DEL SUO STESSO ESEMPIO, SANO’ STORPI, RIDIEDE LA VISTA AI CIECHI, SERVENDOSI DELL’ ACQUA DA LUI BENEDETTA, TANTO CHE GLI VALSE IL NOME DI ” RANIERI DALL ACQUA”.
A 43 ANNI, NEL 1161, SI SPENSE, NELLA STESSA CHIESA DI S. VITO, DOPO AVER RISERVATO AL SUO FISICO ANNI DI PENITENZA E DI DIGIUNO. NEL COMPIANTO GENERALE DEL POPOLO E DEL CLERO, LA SUA SALMA FU TRASFERITA ALLA CHIESA PRIMAZIALE, OVE EBBE DEGNA SEPOLTURA E, IN SEGUITO, NEL 1632, FU CONSACRATO PATRONO DELLA CITTÀ E DIOCESI PISANA. SAN RANIERI RIVIVE ANCHE IN QUESTA MEDAGLIA.
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