BEATA VERGINE DELL’ADORAZIONE FIVIZZANO

BEATA VERGINE DELL’ADORAZIONE FIVIZZANO

Il santuario è conosciuto come il “Santuario della Beata Vergine dell’Adorazione”, chiamata anche chiesa dei Santi Jacopo e Antonio, presso Fivizzano in provincia di Massa Carrara. Verso la fine del XIII secolo i monaci ospitalieri di Sant’ Antonio giunsero da Vienne, località del sud est della Francia, con l’ intento di trovare l’ incrocio favorevole tra Roma e la Francia per fornire assistenza ai pellegrini. Individuarono, pertanto, nella cittadina di Fivizzano tale passaggio fondamentale e in quel luogo fondarono la Chiesa.

Testimonianza della loro presenza è a tutt’oggi il Fonte Battesimale scavato in un unico blocco di pietra collocato nella immediatezza della navata sinistra della chiesa. Tale blocco è ornato con il simbolo del “Tau” di Sant’ Antonio Abate e con il bastone di pellegrino di Giacomo il Maggiore. Sulla facciata spicca lo stemma in marmo dei Medici, così come voluto dalla comunità di Fivizzano nel 1571. L’ edificio originario venne eretto nel 1377, ma l’ importante ampliamento si realizzò nel 1576, allorché l’ orientamento della facciata originaria venne invertito per far sì che la chiesa si affacciasse sulla piazza Medicea.

B. V. DELL’ADORAZIONE FIVIZZANO – III CENTENARIO 1896

Scultori come Ducarelli da Torano e il Milani, artisti come Pisano e Angelo da Fazzano parteciparono ai lavori, tra cui le tre navate e le quindici colonne ricavate dalla vicina cava di “Costia” a Turlago, la tela con la Resurrezione di Lazzaro di Pietro Sorri, il simulacro di Cristo Morto nella cappella del Sacro Cuore e il Cristo Redentore, risalente al quindicesimo secolo. Ma la parte più trascendente dell’ intero santuario, collocata nel prezioso tabernacolo d’ argento sull’ altare maggiore, è l’ Immagine della Madonna della Adorazione, conosciuta anche come la Madonna di Reggio, riconducibile all’ evento prodigioso avvenuto nel 1596, che ha perpetrato a tutt’oggi la venerazione e il pellegrinaggio di cui è oggetto.

Il miracolo del 1596 si riferisce a una serie di eventi prodigiosi, tra cui la guarigione di un bambino sordomuto presso il fiume Ghiara (RE) e, proprio in località Fivizzano, il fenomeno della materializzazione di una stampa della Beata Vergine della Ghiara nella casa di un’ inferma, che, dopo averla a lungo richiesta senza ottenerla, fu guarita, poi, immediatamente dopo l’ apparizione. Tale venerazione si consolidò per altri miracoli nei secoli, tanto che l’ autonoma devozione in Fivizzano assunse l’ intitolazione di Madonna dell’ Adorazione, eletta da tale comune come propria protettrice e oggetto di culto.

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